I Prix Concours D’Annunzio – Michetti, Pescara 2005

 

Amici miei

 

siete quindi tornati

amici miei

 

gli spaventi nascosti dove sguardo

dove respiro irriflessivamente

dove amo per vivere

 

Voi:

rabbie cece dei passi notturni

convulsivi

fra gli olivi e le vigne

imperturbabili

 

Voi:

pianti

né liberatori

ne calmati

 

mi prendete il cuore, stringetele

come fosse già la roba vostra

- ma batte ancora

 

mi prendete l’anima

dove stanno la musica e la felicità

- ma io sento ancora

 

non siamo più fratelli la luna ed io

non siamo più amanti l’amore ed io

non balliamo più – le mie sorelle ed io

siete quindi Voi, tornati

sicuramente

 

Vi riconosco da bambino

venivate su di me lenti, potenti, imperterriti

più di più grandi

più di più adiacenti

più di più rilevanti

più di più attigui

ragazzo abbandonato

sotto cuscino bagnato, senza soffio, serravo i pugni

 

siete forti

tanto, che la mia stella non perspicacia più la nebbia

nel quale coltivate la follia mia

 

pregare a Voi stessi

cercavate il vostro Signore?

io umile, arrogante, grande, umano...

credere al pardon, forse

ed alla giustizia, forse

o meglio – prendete me per sempre

poiché non vedo

che il mio sguardo paralizza

che il mio respiro avvelena

che il mio amore nasce l’odio

 

o meglio – Vi ne supplico la grazia

di non farmi capire di non farmi sentire

che non ha più senso la mia esistenza

 

chi siete Voi?

giro la testa per non me vedere

e fracasso lo specchio della risposta

 

sangue sulle mie mani

sangue sul mio cuore.

 

26 dic.95, San Giovanni Teatino

 

 

I Premio, Concorso Lietarario "D'Anunzio - Michetti"
Pescara 2006